La prima cosa che si può dire del baseball è che si tratta di un gioco in cui si sfidano 2 squadre, ognuna delle quali è composta da 9 giocatori.
Il baseball è uno degli sport più importanti negli Stati Uniti. Ma non solo gli USA sono terra di baseball: si tratta infatti di uno sport molto popolare anche in Giappone, Cuba, Canada, Corea del Sud, Taiwan, Venezuela, Messico, Repubblica Dominicana e Porto Rico, tra gli altri.
Le origini del baseball sono incerte, ma si ritiene che le radici di questo sport affondino in Inghilterra, tra gli anni 700-1500 (d.C.), quando si praticava fra i bambini un gioco chiamato Rounders, in un campo segnato con delle pietre e senza un numero fisso di partecipanti, ma con un numero di giocatori uguale per ognuna delle due squadre, senza specifiche posizioni.
Nel 1744 viene pubblicato il libro ”A Little Pretty Pocket-Book” di John Newbery, nel quale viene per la prima descritto lo sport in quanto “baseball”. Nel 1829 lo scrittore William Clarke, nel libro “The Boy’s Own Book”, descriverà le regole del Rounders. Sarà poi il bibliotecario Robert W. Henderson, alla fine del 1800, a mettere a confronto i due libri e a rendersi conto che entrambi stavano parlando dello stesso sport, una delle discipline oggi più amate al mondo. Basti pensare, per comprendere la passione generata oggi da questo antico sport, che il giro di scommesse sul baseball ed i giochi da casinò legati al baseball raggiungono oggi svariati milioni di dollari in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti l’inventore del gioco è considerato il generale Abner Doubleday, anche se in molti ritengono falsa questa teoria. Quel che è certo è che le regole del baseball moderno furono scritte nel 1845 da Alexander Cartwright e che la prima partita ufficiale di baseball secondo le norme ancora oggi seguite fu disputata il 19 giugno 1846 presso l’Elysian Fields di Hoboken, nel New Jersey. In questo incontro si sfidarono Knickerbockers e New York Nine, con la vittoria di 23 a 1 di questi ultimi.